“Ciao ragazzi, grazie. Mi sono sentita a mio agio dal primo momento, da quando avete modificato il menu basandolo sulle mie esigenze. Non è una cosa comune, sapete? Di solito non è così”.
Eppure a noi sembrava fosse scontato. Quando a casa vostra arriva un amico che ha un’allergia alimentare, è a dieta o non mangia un determinato alimento voi cosa fate? Vi organizzate di conseguenza, no? Ecco, questo è quello che abbiamo fatto. Eppure, Veronica (è un nome di fantasia, lo sapete) si è stupita ed è venuta a ringraziarci. Possibile che noi milanesi abbiamo scordato le regole dell’ospitalità? O forse siamo diventati indifferenti alle esigenze dei nostri ospiti, amici, commensali?
Eppure è tanto semplice: se uno dei tuoi nuovi amici è celiaco – per esempio – eviti di cucinare la pasta e prepari un risotto. Compri dei cracker gluten free, cucini un secondo stuzzicante e le verdure. Il pane per gli altri nuovi amici a parte, il coltello che usi per tagliarlo si lava subito. Poche, piccole accortezze che cambiano la serata di una persona. E regalano un sorriso a chi ha preparato, di nuovo, la tavola con amore. Perché altrimenti il tempo passato insieme perde di valore, no?
Uno degli aspetti che adoriamo delle serate da SEM è lo scambio che c’è tra le persone: noi e i nuovi amici, i nuovi amici tra di loro, i nuovi amici e i loro amici. Noi abbiamo avuto una piccola accortezza per Veronica, lei lo ha notato ed è venuta a dircelo, poi ne ha parlato con degli amici che, incuriositi, si sono iscritti ad un evento. È quello che succede con tutto: le persone si raccontano e raccontano ad altri le loro esperienze. Ci si conosce, si allarga la cerchia di amicizie, si condivide.
Che se ci pensiamo bene, è un cerchio che si chiude; ed è l’obiettivo di SEM: fare in modo che le persone si sentano a loro agio, condividano, si conoscano.
(Photo courtesy Moumou Photography)